Più connessi, più soli

I social media stanno ai rapporti interpersonali reali come i popcorn stanno alla sana alimentazione.
Parola di Manfred Spitzer, autore di “Connessi e isolati“, edito da Corbaccio, che sostiene come i social network aumentino in realtà la percezione di isolamento.
L’uomo è un animale sociale, che sviluppa nei rapporti con gli altri un patto di fiducia.
Quando la maggior parte delle nostre attività, dal comprare qualcosa, a informarci, a orientarsi in una città, si svolgono senza bisogno di interagire con qualcuno di persona, si verifica una progressiva depauperazione del patrimonio di fiducia reciproca. Che, annota Luigi Ripamondi sul Corriere, è il mattone su cui è edificato il sociale e anche l’economico.
Una società sempre più individualista ed egoista, quindi, non soltanto è indirizzata a una maggiore infelicità ma anche a una crescente fragilità strutturale.
Per tornare a sorridere, sconnettiamoci un po’

(foto rawpixel)

Luigi D'Alise

Giornalista professionista: scrivo, parlo, formo e informo per l'Ago Press. Slownauta apprendista: scatto, filmo, viaggio e assaggio per Slow Sud.

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