Credito. Unimpresa, interessi per aziende e famiglie fino al 25%

soldi_interessiPossono sfiorare il 25% i tassi di interessi praticati dalle banche per i prestiti erogati a famiglie e imprese. Ad appesantire il mercato del credito, già fiaccato dalla serrata dei rubinetti da parte degli istituti, contribuiscono pure tassi quasi sempre a doppia cifra. L’abbassamento del costo del denaro deciso dalla Bce – che ha confermato il tasso al livello record dello 0,25% – non ha effetti positivi allo sportello. Per gli scoperti di conto corrente si supera il 24% e per gli sconti commerciali delle fatture si arriva oltre il 15%. Per i mutui si può arrivare fino al 10,46%, per il credito al consumo quasi al 20%. Lo rileva il Centro studi Unimpresa che ha analizzato i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze relativi alla determinazione della soglie d’usura.
Quanto alle aziende, gli anticipi e gli sconti commerciali vengono concessi con tassi medi all’8,90% (fino a 5mila euro), all’8,06% (da 5mila euro a 100mila euro) e al 5,49% (oltre 5mila euro); la soglia d’usura è rispettivamente fissata al 15,13%, 14,08%, 10,86%. Per il factoring (cessione dei crediti) sono stati registrati tassi medi al 7,43% (fino a 50mila euro) e al 4,67% (oltre 50mila euro), con la soglia d’usura rispettivamente al 13,29% e al 9,84%.
Sulle aperture di credito in conto corrente, i tassi medi registrati sono all’11,48% (fino a 5mila euro) e al 10,06% (oltre 5mila euro); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 18,35% e al 16,58%. Sugli scoperti sena affidamento fino a 1.500 euro, il tasso medio è al 16,25%, mentre oltre 1.500 euro è al 15,01%; la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 24,25% e al 22,76%. Sul leasing relativo ad autoveicoli e mezzi aeronavali si registra un tasso medio al 7,92% (fino a 25mila euro) e al 7,52% (oltre 25milla euro); la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 13,90% e al 13,40%. Sul leasing immobiliare gli interessi medi sono al 6,52% (tasso fisso) e al 4,87% (tasso variabile);  la soglia d’usura fissata è rispettivamente al 12,15% e al 10,09%. Sul leasing strumentale, i tassi medi registrati sono all’8,43% (fino a 25mila euro) e al 5,88% (oltre 25mila euro); la soglia d’usura è fi ssata rispettivamente al 14,54% e all’11,35%.
Per quanto riguarda più nel dettaglio le famiglie, i finanziamenti concessi dietro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione, i tassi di interessi medi sono al 12,08% per i prestiti fino a 5mila euro e all’11,50% per quelli oltre 5mila euro; la soglia d’usura è fissata rispettivamente al 19,10% e al 18,38%. Il credito al consumo è erogato al tasso medio del 12,05% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 9,78%; la soglia d’usura è rispettivamente al 19,06% e al 16,23%. Con le carte di credito revolving (gli acquisti con tessere di plastica poi rateizzati) il tasso medio è al 16,97% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 12,31%; la soglia d’usura è rispettivamente al 24,97% e al 19,39%. I mutui ipotecari a tasso fisso vengono erogati con interessi medi pari al 5,17% mentre per quelli a tasso variabile gli interessi medi so no al 3,73%; la soglia d’usura per i finanziamenti immobiliari è rispettivamente al 10,46% (tasso fisso) e all’8,66% (tasso variabile). Per i crediti personali si registra un tasso medio all’11,82% con la soglia d’usura fissata al 18,78%.
“Il drastico taglio del costo del denaro allo 0,25%, confermato dalla Banca centrale europea, non ha effetti positivi allo sportello: famiglie e imprese continuano a ottenere finanziamenti, sempre meno, a prestiti e condizioni insostenibili: l’inasprimento dei tassi, peraltro, è una tattica praticata dalle banche anche per ridurre la stessa domanda di crediti” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. “I banchieri – aggiunge Longobardi – puntano il dito contro le imprese e dicono che il credito è in calo perché il cavallo non beve: ma il problema è che spesso l’acqua offerta è avvelenata …”.

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